La mielopatia meccanica cervicale
La mielopatia cervicale classica è una definizione che viene utilizzata per indicare un quadro patologico degenerativo che comporta una irritazione e compressione del midollo spinale cervicale progressiva e a carattere spondilodiscoartrosico.
La patologia, quindi, induce un graduale restringimento del canale midollo-spinale a causa di una sempre più manifesta compressione. A comprimere il midollo, spesso, sono gli osteofiti, dischi lesionati o ligamenti degenerati.
I sintomi di questa patologia non sono molto facili da diagnosticare, occorrono delle visite specifiche, una risonanza magnetica e/o una tomografia computerizzata. Attraverso la risonanza si potrà verificare l'eventuale compressione midollare e l'entità del problema, con la tomografia, invece, si potrà evidenziare la condizione delle strutture ossee.
La degenerazione del rachide cervicale è di comune riscontro nell'età avanzata (90% dei soggetti con almeno 65 anni di età) e certamente più rara nel giovane (10% dei soggetti di 25 anni di età). Tuttavia l'incidenza media di tale degenerazione cade intorno ai 45-50 anni di età. E’ altamente indicativo inoltre ricordare che almeno il 50% della popolazione a 50 anni presenta segni di spondilodiscoartrosi e che circa il 90% dei pazienti che si presentano con tale sintomatologia ha almeno 65 anni di età.
Ma prima della degenerazione della colonna cervicale che crea un compromesso dei tessuti nervosi, c'è una semplice irritazione meccanica dovuta alla perdita d’equilibrio neurofisiologico. I primi a soffrire sono il sacco durale, o le radici nervose spinali, e infine il midollo spinale. I sintomi possono essere occasionali e leggeri, o frequenti e pesanti.
La patologia, quindi, induce un graduale restringimento del canale midollo-spinale a causa di una sempre più manifesta compressione. A comprimere il midollo, spesso, sono gli osteofiti, dischi lesionati o ligamenti degenerati.
I sintomi di questa patologia non sono molto facili da diagnosticare, occorrono delle visite specifiche, una risonanza magnetica e/o una tomografia computerizzata. Attraverso la risonanza si potrà verificare l'eventuale compressione midollare e l'entità del problema, con la tomografia, invece, si potrà evidenziare la condizione delle strutture ossee.
La degenerazione del rachide cervicale è di comune riscontro nell'età avanzata (90% dei soggetti con almeno 65 anni di età) e certamente più rara nel giovane (10% dei soggetti di 25 anni di età). Tuttavia l'incidenza media di tale degenerazione cade intorno ai 45-50 anni di età. E’ altamente indicativo inoltre ricordare che almeno il 50% della popolazione a 50 anni presenta segni di spondilodiscoartrosi e che circa il 90% dei pazienti che si presentano con tale sintomatologia ha almeno 65 anni di età.
Ma prima della degenerazione della colonna cervicale che crea un compromesso dei tessuti nervosi, c'è una semplice irritazione meccanica dovuta alla perdita d’equilibrio neurofisiologico. I primi a soffrire sono il sacco durale, o le radici nervose spinali, e infine il midollo spinale. I sintomi possono essere occasionali e leggeri, o frequenti e pesanti.
Sintomi più comuni
- Uno dei sintomi più comuni della mielopatia cervicale è sicuramente la cervicalgia, quindi il dolore localizzato nella zona del rachide cervicale.
- Nei casi più importanti, la mielopatia cervicale può irradiarsi anche alle spalle, agli arti superiori o nella parte superiore della schiena.
- Con irritazione cronica del sacco durale il mal di testa è un sintomo comune.
- Un altro eventuale sintomo abbastanza comune è una sensazione di pesantezza alle braccia o di debolezza agli arti inferiori, come se non riuscissero più a reggere correttamente il nostro peso.
- Anche le mani possono sembrare intorpidite e gli oggetti potrebbero sfuggirci, soprattutto quelli più piccoli, come nella sindrome del tunnel carpale.
- Si possono avvertire delle scosse, così come del formicolio.
- Si può avere difficoltà anche nella scrittura.
Alcuni tipi di sintomi possono non essere uguali per tutti. Alcuni possono non avvertire nemmeno il dolore alla cervicale o la mancanza di energie. Insomma, diciamo che il quadro generale può variare in base al soggetto. Se il problema fosse già in stato avanzato si potrebbe manifestare con disfunzioni, degenerazione e sintomi alla colonna vertebrale lombare.
Cosa si fa?
Se vi è una perdita di equilibrio fisiologico senza gravissima lesione fisica, la manipolazione è la cura indicata per ripristinare la funzione perduta e ridurre i sintomi. Combinando il trattamento indicato in clinica, e corretta autogestione a casa e al lavoro è possibile recuperare e convivere molto bene con questo tipo di condizione preesistente.
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