Bambini - trauma al parto...è possibile?
Difficile come puo’ essere da credere, la patologia articolare degenerativa dei legamenti, della cartilagine e dei dischi o l’irritazione al sacco durale, alle radici dei nervi spinali o al midollo spinale che vediamo oggi con una risonanza magnetica o una TAC e gli episodi sintomatici dolorosi associati possono avere effettivamente iniziato dalla nascita.
E’ ben riconsciuto che il parto puo’ essere una esperienza traumatica per la nuova mamma, ma cio’ che e’ meno noto e’ che anche il neonato puo’ essere a rischio. Uno studio pubblicato sul “Journal of Manual Medicine”, nel giugno 1992 ha esaminato più di 600 bambini, tutti con meno di 2 anni di età. In questa ricerca si è presa in considerazione la disfunzione cervicale del collo come “squilibrio cinematico a causa di stiramento sub occipitale”.
Il rapporto evidenziava l’importanza sviluppo della postura asimmetrica nei bambini piccoli. Si è osservato che la sindrome del ceppo cervicale (tratto cranio cervicale vertebrale) ha una vasta gamma di segni clinici e in molti casi può essere trattato efficacemente con terapia manuale.
I fattori di rischio per i quali questi bambini hanno avuto la sindrome dello stiramento cervicale sono stati problemi intrauterini, strumenti utilizzati per il secondamento durante il travaglio, troppo lavoro nelle settimane che precedono il parto, parti gemellari.
Prima di tutto si è convenuto che i principali sintomi che la sindrome dello stiramento cervicale può causare sono: torcicollo, faccia asimmetrica, scoliosi, asimmetrie motorie, la ritardata maturazione delle articolazioni dell’anca, rallentamento nello sviluppo motorio, disturbi del sonno (insonnia), sensibilità del collo, viso gonfio, febbre di origine sconosciuta. Il trattamento applicato è stata la terapia manuale .
Il rischio del trattamento è stato minimo. Non sono state rilevate complicazioni. La maggior parte dei bambini (neonati) ha pianto per un momento ma ha subito smesso una volta tornati nelle braccia della loro mamma. In 2 casi (su circa 600) i bambini hanno vomitato dopo il trattamento ma in entrambi i casi il risultato è stato positivo.
Altri studi e ricerche mediche sul trauma cervicale della nascita
In uno studio di Guttmann, un ricercatore medico che esamino’ gli effetti della nascita su piu’ di 1000 neonati, si concluse che approssivativamente l’80% di tutti i neonati aveva avuto qualche forma di trauma residuo alla colonna vertebrale cervicale. Commento’ che molti problemi di salute possono sorgere da una tensione cronica alla prima vertebra nel collo, includendo minore resistenza alle infezioni di orecchio, naso e gola. Noto’ inoltre che applicando una leggera pressione all’osso, il neonato tornava a un quadro clínico normale.
Abraham Towbin, un patologista dell’Universita’ di Harvard trovo’ prove del trauma spinale come risultato del parto. Traumi al tronco cerebrale e alla colonna spinale erano attribuibili ad una eccessiva trazione, flessione e torsione, irritando o danneggiando il midollo spinale durante il parto.
H. Biedermann, un medico che per ben oltre 40 anni sostenne l’importanza dell’esame spinale per i neonati, scopri’ che la tensione nei muscoli del collo alla base del cranio erano causati da lesioni date da travaglio prolungato e l'uso di dispositivi di estrazione.
L’irritazione cronica della fascia nervosa cranio-cervicale associata con il trauma del parto durante l’infanzia potra’ provocare:
Poi successivi problemi di sviluppo
Un neonato non diagnosticato e non trattato con tensione al rachide cervicale puo’ sviluppare problemi cronici di postura e funzione locomotoria asimmetrica. Funzione asimmetrica significa adattamenti posturali allo scheletro che conducono ad un sovraccarico articolare cronico. Con disfunzione locomotoria asimmetrica si intende la diminuzione dell’adattabilità instantanea neuromuscolare, cioe’ la diminuzione della coordinazione neuromuscolare fine e lorda. La coordinazione istantanea neuromuscolare è fondamentale per mantenere lo scheletro e i suoi tessuti connettivi articolari entro i limiti normali di funzionamento durante lo sviluppo, nella maturità e in età avanzata.
Perciò non solo gli adulti soffrono di problemi
Anche i bambini di 10 anni possono avere il tipo di dischi degenerati in genere visti in adulti di 40 anni, dicono i ricercatori. Francis W. Smith, medico consulente radiologo e medico sportivo all’ospedale Woodend di Aberdeen (Scozia), dice che i radiologi e i pediatri non cercano problemi ai dischi fino a dopo la pubertà perché convinti che questi problemi non occorrono fino all’età di 14 o 15 anni.
Quando però usò la risonanza magnetica per esaminare 154 bambini sani originari dal nordest della Scozia, riscontrò che “il 9% dei bambini aveva evidenzia di malattie degenerative del disco in almeno un disco e solitamente anche in diversi”. Smith disse che la scoperta lo sorprese perché lui non stava cercando problemi ai dischi ma stava facendo una revisione ad uno studio per valutare le dimensioni del canale spinale. “quando però stavo revisionando i risultati dello studio, notai che ci furono diversi casi di degenerazione del disco, cosa che era del tutto imprevista in questa fascia di età”.
Quindi cosa causa che la spina di un bambino di 10 anni sembri una spina di una persona 3 o 4 volte più vecchia? “Non saprei” commentò Smith. “Tuttavia, solo il tempo potrà rispondere a questa domanda, quindi stiamo progettando di fare una risonanza magnetica di follow-up di questi stessi bambini quando avranno 20 anni.”
Altre osservazioni di medici informati
Carol Rumack, medico e professore di radiologia e pediatria all’Univeristà del Colorado Health Science Center a Denver, dice che Smith “ha fatto ottime osservazioni su questo studio”. Rumack però dice che secondo lei il vero colpevole è la lesione. “Io penso che queste anomalie al disco vengono causate da un trauma, forse il tipo di lesione che un bambino può ricevere facendo sport o semplicemente cadendo”.
Se il problema al disco è causato da un trauma, Rumack dice che non si sorprenderebbe se non fosse mai stato riportato. “Quando si pensa a lesioni infantili sportive, si tende a concentrarsi sulle articolazioni: anche, ginocchia e caviglie. Non si pensa mai a lesioni spinali nei bambini”.
Lo studio di Smith però è un avviso per i medici e per i genitori di “prestare attenzione alle lesioni alla schiena nei bambini”. Rumack pensa che se un bambino si lamenta per il mal di schiena per più di tre giorni, è meglio portarlo a fare una visita e possibilmente a fare degli accertamenti alla schiena.
Smith suggerisce che un altro fattore nelle malattie precoci ai dischi potrebbe essere l’inattività: bambini che rendono la loro spina vulnerabile per la mancanza di attività. “Consiglierei a tutti i genitori di ridurre il tempo che i loro figli passano seduti davanti al computer o davanti alla televisione, invece i bambini dovrebbero essere incoraggiati all’esercizio”.
Alla fine la disfunzione cronica neuromuscolare diventa una patología articolare
Grazie all’incredibile capacita’ del sistema locomotore di compensare, adattare e resistere trascuratezza una patologia funzionale in sviluppo causata dal parto o una trauma banale può rimanere asintomatica per anni o anche decenni. Di solito non è fino a quando una patologia di sviluppo diventa dolorosa che si diventa consapevoli del problema. Insomma, bisogno provare il dolore per credere.
E’ ben riconsciuto che il parto puo’ essere una esperienza traumatica per la nuova mamma, ma cio’ che e’ meno noto e’ che anche il neonato puo’ essere a rischio. Uno studio pubblicato sul “Journal of Manual Medicine”, nel giugno 1992 ha esaminato più di 600 bambini, tutti con meno di 2 anni di età. In questa ricerca si è presa in considerazione la disfunzione cervicale del collo come “squilibrio cinematico a causa di stiramento sub occipitale”.
Il rapporto evidenziava l’importanza sviluppo della postura asimmetrica nei bambini piccoli. Si è osservato che la sindrome del ceppo cervicale (tratto cranio cervicale vertebrale) ha una vasta gamma di segni clinici e in molti casi può essere trattato efficacemente con terapia manuale.
I fattori di rischio per i quali questi bambini hanno avuto la sindrome dello stiramento cervicale sono stati problemi intrauterini, strumenti utilizzati per il secondamento durante il travaglio, troppo lavoro nelle settimane che precedono il parto, parti gemellari.
Prima di tutto si è convenuto che i principali sintomi che la sindrome dello stiramento cervicale può causare sono: torcicollo, faccia asimmetrica, scoliosi, asimmetrie motorie, la ritardata maturazione delle articolazioni dell’anca, rallentamento nello sviluppo motorio, disturbi del sonno (insonnia), sensibilità del collo, viso gonfio, febbre di origine sconosciuta. Il trattamento applicato è stata la terapia manuale .
Il rischio del trattamento è stato minimo. Non sono state rilevate complicazioni. La maggior parte dei bambini (neonati) ha pianto per un momento ma ha subito smesso una volta tornati nelle braccia della loro mamma. In 2 casi (su circa 600) i bambini hanno vomitato dopo il trattamento ma in entrambi i casi il risultato è stato positivo.
- Si è notato che la colonna vertebrale cervicale superiore rimane un punto debole in molti bambini, in ragione di una fisiologica ipostemia muscolare paravertebrale; questo è il motivo per cui i bambini dovrebbero essere controllati in età neonatale e una altra volta prima dell’età scolare un altra volta prima di iniziare la scuola all’età di 6 anni.
- Il ceppo cervicale non viene preso in considerazione quando questi bambini manifestano segni di irrequietezza e difficoltà di concentrazione.
- Il ceppo cervicale non sempre porta a sintomi clinici.
- Si è notato che i bambini con muscolo sternocleidomastoideo contratto non dovrebbero essere sottoposti a misure operative per allungare il muscolo perché quasi sempre rispondono perfettamente a “terapia manuale del rachide cervicale superiore”.
- Il tratto cervicale superiore è una “struttura delicata che subisce notevole stress e tensione durante il parto” quando la maggioranza dei neonati soffre di micro-traumi dei tessuti del tronco cerebrale nelle aree peri ventricolari.
- I genitori noterebbero regolarmente che il proprio bambino mangerebbe e dormirebbe molto meglio dopo la terapia.
Altri studi e ricerche mediche sul trauma cervicale della nascita
In uno studio di Guttmann, un ricercatore medico che esamino’ gli effetti della nascita su piu’ di 1000 neonati, si concluse che approssivativamente l’80% di tutti i neonati aveva avuto qualche forma di trauma residuo alla colonna vertebrale cervicale. Commento’ che molti problemi di salute possono sorgere da una tensione cronica alla prima vertebra nel collo, includendo minore resistenza alle infezioni di orecchio, naso e gola. Noto’ inoltre che applicando una leggera pressione all’osso, il neonato tornava a un quadro clínico normale.
Abraham Towbin, un patologista dell’Universita’ di Harvard trovo’ prove del trauma spinale come risultato del parto. Traumi al tronco cerebrale e alla colonna spinale erano attribuibili ad una eccessiva trazione, flessione e torsione, irritando o danneggiando il midollo spinale durante il parto.
H. Biedermann, un medico che per ben oltre 40 anni sostenne l’importanza dell’esame spinale per i neonati, scopri’ che la tensione nei muscoli del collo alla base del cranio erano causati da lesioni date da travaglio prolungato e l'uso di dispositivi di estrazione.
L’irritazione cronica della fascia nervosa cranio-cervicale associata con il trauma del parto durante l’infanzia potra’ provocare:
- Respirazione debole
- Irritabilita’
- Vomito
- Coliche
- Disturbi del sonno
- Problemi di alimentazione
- Problemi nello sviluppo della funzione neuromuscolare nel apparato locomotorio
Poi successivi problemi di sviluppo
Un neonato non diagnosticato e non trattato con tensione al rachide cervicale puo’ sviluppare problemi cronici di postura e funzione locomotoria asimmetrica. Funzione asimmetrica significa adattamenti posturali allo scheletro che conducono ad un sovraccarico articolare cronico. Con disfunzione locomotoria asimmetrica si intende la diminuzione dell’adattabilità instantanea neuromuscolare, cioe’ la diminuzione della coordinazione neuromuscolare fine e lorda. La coordinazione istantanea neuromuscolare è fondamentale per mantenere lo scheletro e i suoi tessuti connettivi articolari entro i limiti normali di funzionamento durante lo sviluppo, nella maturità e in età avanzata.
Perciò non solo gli adulti soffrono di problemi
Anche i bambini di 10 anni possono avere il tipo di dischi degenerati in genere visti in adulti di 40 anni, dicono i ricercatori. Francis W. Smith, medico consulente radiologo e medico sportivo all’ospedale Woodend di Aberdeen (Scozia), dice che i radiologi e i pediatri non cercano problemi ai dischi fino a dopo la pubertà perché convinti che questi problemi non occorrono fino all’età di 14 o 15 anni.
Quando però usò la risonanza magnetica per esaminare 154 bambini sani originari dal nordest della Scozia, riscontrò che “il 9% dei bambini aveva evidenzia di malattie degenerative del disco in almeno un disco e solitamente anche in diversi”. Smith disse che la scoperta lo sorprese perché lui non stava cercando problemi ai dischi ma stava facendo una revisione ad uno studio per valutare le dimensioni del canale spinale. “quando però stavo revisionando i risultati dello studio, notai che ci furono diversi casi di degenerazione del disco, cosa che era del tutto imprevista in questa fascia di età”.
Quindi cosa causa che la spina di un bambino di 10 anni sembri una spina di una persona 3 o 4 volte più vecchia? “Non saprei” commentò Smith. “Tuttavia, solo il tempo potrà rispondere a questa domanda, quindi stiamo progettando di fare una risonanza magnetica di follow-up di questi stessi bambini quando avranno 20 anni.”
Altre osservazioni di medici informati
Carol Rumack, medico e professore di radiologia e pediatria all’Univeristà del Colorado Health Science Center a Denver, dice che Smith “ha fatto ottime osservazioni su questo studio”. Rumack però dice che secondo lei il vero colpevole è la lesione. “Io penso che queste anomalie al disco vengono causate da un trauma, forse il tipo di lesione che un bambino può ricevere facendo sport o semplicemente cadendo”.
Se il problema al disco è causato da un trauma, Rumack dice che non si sorprenderebbe se non fosse mai stato riportato. “Quando si pensa a lesioni infantili sportive, si tende a concentrarsi sulle articolazioni: anche, ginocchia e caviglie. Non si pensa mai a lesioni spinali nei bambini”.
Lo studio di Smith però è un avviso per i medici e per i genitori di “prestare attenzione alle lesioni alla schiena nei bambini”. Rumack pensa che se un bambino si lamenta per il mal di schiena per più di tre giorni, è meglio portarlo a fare una visita e possibilmente a fare degli accertamenti alla schiena.
Smith suggerisce che un altro fattore nelle malattie precoci ai dischi potrebbe essere l’inattività: bambini che rendono la loro spina vulnerabile per la mancanza di attività. “Consiglierei a tutti i genitori di ridurre il tempo che i loro figli passano seduti davanti al computer o davanti alla televisione, invece i bambini dovrebbero essere incoraggiati all’esercizio”.
Alla fine la disfunzione cronica neuromuscolare diventa una patología articolare
Grazie all’incredibile capacita’ del sistema locomotore di compensare, adattare e resistere trascuratezza una patologia funzionale in sviluppo causata dal parto o una trauma banale può rimanere asintomatica per anni o anche decenni. Di solito non è fino a quando una patologia di sviluppo diventa dolorosa che si diventa consapevoli del problema. Insomma, bisogno provare il dolore per credere.
Per comprendere meglio le eventuali conseguenze del trauma alla nascita, leggere: La Ultima Spiaggia.
Referenze:
- Gutmann, G. Blocked atlantal nerve syndrome in babies and infants. Manuelle Medizin. 25:5-10. 1987.
- Towbin, A. Latent spinal cord and brainstem injury in newborn infants. Dev Med Child Neurol. 11:54-68. 1969.
- Biedermann, H. Kinematic imbalance due to suboccipital strain in newborns. Manuelle Medizin. 6:151-6. 1992.
- Barham-Floreani, J. Well Adjusted Babies, Second Edition. Vitality Productions Ltd. 2009.
- Biedermann, H. Das Kiss-Syndrom der Neugeborenen und Kleinkinder. Manuelle Medizin. 31:97-107. 1993
- Lewit, K. Manipulative Therapy in Rehabilitation of the Motor System. Butterworths. 25-35 1985
- Smith, F. MRI Shows Back Trouble May Begin Before Puberty. RSNA press release 2003.
La gente chiede perché i neonati dovrebbero essere visitati da un chiropratico, questo articolo aiuta a comprenderne le motivazioni.